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Materiali Resistenti.
Centro di documentazione Materiali audiovisivi sulla resistenza e l’antifascismo.
“ Vi chiedo solo una cosa: se sopravvivete a quest’epoca, non dimenticate.
Non dimenticate né i buoni né i cattivi.
Raccogliete con pazienza le testimonianze di quanti
Centro di documentazione Materiali audiovisivi sulla resistenza e l’antifascismo.
“ Vi chiedo solo una cosa: se sopravvivete a quest’epoca, non dimenticate.
Non dimenticate né i buoni né i cattivi.
Raccogliete con pazienza le testimonianze di quanti
➡️sono caduti per loro e per voi.
Un bel giorno oggi sarà il passato, e si parlerà di una grande epoca e degli eroi anonimi che hanno creato la storia. Vorrei che tutti sapessero che non esistono eroi anonimi.
Erano persone con un nome, un volto, desideri e speranze e il ➡️
Un bel giorno oggi sarà il passato, e si parlerà di una grande epoca e degli eroi anonimi che hanno creato la storia. Vorrei che tutti sapessero che non esistono eroi anonimi.
Erano persone con un nome, un volto, desideri e speranze e il ➡️
➡️dolore dell’ultimo fra gli ultimi non era meno grande di quello del primo il cui nome resterà.
Vorrei che tutti costoro vi fossero sempre vicini come persone che abbiate conosciuto, come membri della Vostra famiglia, come voi stessi.”
Julius Fucik , eroe e dirigente della ➡️
Vorrei che tutti costoro vi fossero sempre vicini come persone che abbiate conosciuto, come membri della Vostra famiglia, come voi stessi.”
Julius Fucik , eroe e dirigente della ➡️
Per la strage di #PiazzaFontana l'unico condannato, prima da Vespa in diretta tivù e poi da un tribunale fu Pietro Valpreda che restò in carcere tre anni da innocente.
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Le circostanze della morte di Giuseppe #Pinelli volato dal quarto piano della questura di Milano dopo tre giorni dalla strage fascista di #PiazzaFontana mentre veniva interrogato dagli inquirenti,
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i quali anziché indagare sui fascisti spostarono le indagini sulla falsa pista dell'attentato di matrice anarchica non sono mai state chiarite.
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Il corpo di Matteotti fu ritrovato per caso il #16agosto 1924, tra le 7:30 e le 8:00 del mattino, nella macchia della Quartarella, un bosco nel comune di Riano. Aggredito il 10 giugno, mentre usciva di casa e caricato a forza su un’auto, venne ucciso a pugnalate e il cadavere
seppellito in una fossa.
Il 30 maggio 1924 Matteotti aveva preso la parola alla Camera denunciando violenze, illegalità e abusi commessi dai fascisti per riuscire a vincere le elezioni del 6 aprile, durante un discorso che sarebbe rimasto famoso.
In quell'occasione Mussolini,
Il 30 maggio 1924 Matteotti aveva preso la parola alla Camera denunciando violenze, illegalità e abusi commessi dai fascisti per riuscire a vincere le elezioni del 6 aprile, durante un discorso che sarebbe rimasto famoso.
In quell'occasione Mussolini,
rientrando a Palazzo Chigi, rivolgendosi a
Giovanni Marinelli, capo dell’OVRA, aveva esclamato furibondo: «Quell’uomo dopo quel discorso non dovrebbe più circolare…».
#pernondimenticare
Giovanni Marinelli, capo dell’OVRA, aveva esclamato furibondo: «Quell’uomo dopo quel discorso non dovrebbe più circolare…».
#pernondimenticare
Le vignette di Cuore per #Ustica
#27giugno 1980
Anche la bomba è andata alla toilette
Ridere, non ridere
Piangere, non piangere
#pernondimenticare
#27giugno 1980
Anche la bomba è andata alla toilette
Ridere, non ridere
Piangere, non piangere
#pernondimenticare
“Chi vuole vedere la mamma faccia un passo avanti”, e io avevo tanta voglia di rivederla: da quando eravamo arrivati ad Auschwitz non l’avevo più abbracciata.
Così fui uno dei primi a muovermi, quel signore in camice bianco sembrava così educato.
Si chiamava Josef Mengele.
Così fui uno dei primi a muovermi, quel signore in camice bianco sembrava così educato.
Si chiamava Josef Mengele.
Fummo in una ventina ad essere selezionati: c’ero io, Sergio De Simone, ed altri ragazzi fra i 12 e 15 anni, dieci maschi e dieci femmine.
Ma non ci portarono a trovare le nostre mamme, no.
Ma non ci portarono a trovare le nostre mamme, no.
Quel signore non fu molto buono con noi.
Facevamo spesso 1 km e mezzo a piedi per andare nel suo ambulatorio, che non era riscaldato. Aspettavamo nudi anche quindici minuti finché non ci veniva fatta una radiografia. E avevamo la tosse, la febbre, persino la polmonite.
Facevamo spesso 1 km e mezzo a piedi per andare nel suo ambulatorio, che non era riscaldato. Aspettavamo nudi anche quindici minuti finché non ci veniva fatta una radiografia. E avevamo la tosse, la febbre, persino la polmonite.
Perché non si utilizza l'Art.88?
Esiste, usiamolo!
#Mattarella sciolga il #Senato così si vota, la dx è contenta e ci liberiamo dei due cazzari.
#sapevatelo #pernondimenticare la costituzione.
Esiste, usiamolo!
#Mattarella sciolga il #Senato così si vota, la dx è contenta e ci liberiamo dei due cazzari.
#sapevatelo #pernondimenticare la costituzione.
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Perché non si utilizza l'Art.88?
Esiste, usiamolo!
#Mattarella sciolga il #Senato così si vota, la dx è contenta e ci liberiamo dei due cazzari.
#sapevatelo #pernondimenticare la costituzione
Esiste, usiamolo!
#Mattarella sciolga il #Senato così si vota, la dx è contenta e ci liberiamo dei due cazzari.
#sapevatelo #pernondimenticare la costituzione
Luis Sepulveda nel settembre 1973 era poco più di un ragazzo, militante e volontario delle guardie di sicurezza di Allende,dentro la Moneda al momento del golpe. In una intervista spiegava perchè nella sua attività di scrittore non abbia mai raccontato la violenza e la sofferenza
degli anni della dittatura...
" Ho cercato di essere sempre molto pudico per quanto riguarda le sofferenze, perché io sono stato male, sono stato due anni e mezzo in carcere e i primi sette mesi in un buco immondo, un buco in cui non potevo né sdraiarmi né stare in piedi,
" Ho cercato di essere sempre molto pudico per quanto riguarda le sofferenze, perché io sono stato male, sono stato due anni e mezzo in carcere e i primi sette mesi in un buco immondo, un buco in cui non potevo né sdraiarmi né stare in piedi,
sopportando tutti i giorni i soldati che mi sputavano addosso, che orinavano su di me. Ma ho sempre capito che per scrivere di queste cose avevo bisogno di una distanza, di molta distanza e per ragioni evidenti. Io ho superato tutto questo, perché sono un militante, perché ho un
#6agosto 1922 - Le barricate antifasciste di Parma.
Guido Picelli si batte con 300 "Arditi" contro gli squadristi di Italo Balbo."La popolazione operaia scesa per le strade, impetuosa come le acque di un fiume che straripi, con picconi, badili, spranghe ed ogni sorta di arnesi"
Guido Picelli si batte con 300 "Arditi" contro gli squadristi di Italo Balbo."La popolazione operaia scesa per le strade, impetuosa come le acque di un fiume che straripi, con picconi, badili, spranghe ed ogni sorta di arnesi"
Si fortificano l'Oltretorrente e i rioni Naviglio e Saffi, con tre-quattro linee di barricate per ogni strada, intervallate da reticolati percorsi da corrente elettrica e da sbarramenti per le autoblinde protetti da mine. I fascisti attaccano in forze ma vengono respinti.
"Se Picelli dovesse vincere - annotava Balbo nel suo diario - i sovversivi di tutta Italia rialzerebbero la testa. Sarebbe dimostrato che armando e organizzando le squadre rosse si neutralizza ogni offensiva fascista".
#pernondimenticare
#pernondimenticare
#ricordiamodomani 8 luglio 1960 a Palermo sciopero proclamato dalla Cgil per i fatti di Reggio Emilia. Il corteo operaio viene scortato a vista dalla polizia. Poi la celere assale brutalmente la folla del corteo con le loro jeep spinte a velocità e spara: 4 morti e 36 feriti.
#ricordiamodomani Le quattro vittime degli scontri dell’8 luglio 1960 a Palermo furono il dirigente della Cgil Francesco Vella, di 45 anni anni, Andrea Cangitano di 19, Giuseppe Malleo di 15 e Rosa La Barbera di 53 anni.#pernondimenticare
#pernondimenticare #8luglio1960
“La Strage di Palermo dimenticata”
53 manifestanti imputati vengono condannati a pene che vanno fino a 6 anni e 8 mesi di reclusione.
I celerini che hanno sparato e ucciso non vengono incriminati.
“La Strage di Palermo dimenticata”
53 manifestanti imputati vengono condannati a pene che vanno fino a 6 anni e 8 mesi di reclusione.
I celerini che hanno sparato e ucciso non vengono incriminati.
Evelina Berretti in Pieri, di anni 37, era incinta. Aspettava in casa la levatrice. I soldati nazisti del 2° battaglione del 35° reggimento della XVI divisione Panzergrenadier "Reichsführer" delle SS le aprirono il ventre a baionettate, lanciarono in alto il feto e gli spararono.
La salma di Evelina fu ritrovata in casa: deposta seduta a tavola spalle alla porta, con il ventre squarciato. Il feto usato per il tiro al volo davanti a lei, sulla tavola.
